Berrettini prosegue nel suo buon momento: batte di nuovo van de Zandschulp (come in Davis) e ora attende il vincente di Fritz-Fils. Darderi inciampa su Navone.
Il risveglio è dolce nella terra del Sol Levante: Matteo Berrettini batte Botiz van de Zandschulp al debutto nell’ATP 500 di Tokyo e in qualche modo da seguito all’ottimo momento di forma, piuttosto certificato dal trittico di vittorie che ha spedito l’Italia alle final eight di Davis Cup a Malaga. Vittoria pesante soprattutto per il modo con il quale è maturata, dopo una battaglia di 90’ (manco fosse una partita di calcio) dove il tennista romano ha costantemente tenuto in mano il pallino del gioco. Non ha saputo far altrettanto Luciano Darderi, al quale il cemento veloce della capitale nipponica s’è rivelato subito indigesto nel “quasi derby” contro l’argentino Mariano Navone.
- Bene, bravo, bis: van de Zandschulp va ancora ko
- La confessione di Matteo: "Amo i Manga..."
- Darderi in Asia non carbura: passa Navone
- Stanotte Bellucci e Arnaldi, ma che sfide...
Bene, bravo, bis: van de Zandschulp va ancora ko
Il rematch della sfida tra Berrettini e van de Zandschulp ha sorriso ancora una volta all’italiano. Che a Bologna s’era imposto in rimonta, dopo aver ceduto 6-3 nel primo set, conquistando i due successivi con un doppio 6-4. Stavolta di opportunità per andare avanti l’olandese ne ha avuto oggettivamente poche: il break in apertura di match s’è rivelato illusorio, perché da quel momento in poi è cominciata tutta un’altra partita, con Berre capace di mettere assieme ben 5 game consecutivi e di portarsi a un passo dal chiudere i conti.
Va detto che van de Zandschulp le ha provate tutte per replicare alla verve di Matteo: scambi lunghi, continui giochi ai vantaggi e una forza mentale davvero notevole per riuscire comunque a venirne a capo. Alla fine però in qualche modo l’italiano ne è sempre venuto fuori: il contro break subito nel settimo gioco non ha fatto male, perché quando è andato di nuovo a servire per il match il braccio non ha tremato (6-3).
La confessione di Matteo: “Amo i Manga…”
Liberato da qualsiasi remore, nel secondo set Berrettini ha decisamente alzato il livello del proprio gioco. Sfoderando anche un (quasi) inedito rovescio a una mano, non proprio la specialità della casa, ma decisamente una soluzione capace di sparigliare le carte e strappare applausi al folto pubblico giapponese. Il break trovato in avvio di parziale aiuta a sciogliere la tensione, con l’olandese che si ritrova un’unica palla per pareggiare i conti, stavolta però (a differenza delle due precedenti) annullata da Matteo.
Che va a chiudere senza ansie e patemi, facendo valere le percentuali migliori in tutti i fondamentali al servizio (71% di punti con la prima contro 63%, 44% con la seconda contro 40% e 7 ace) e preparandosi ora a un’altra probabile battaglia contro il vincente della sfida tra Taylor Fritz (testa di serie numero 1 del torneo) e Arthur Fils, con l’opportunità di scavalcare Darderi nella speciale classifica dei migliori italiani nel ranking.
“Sono stato bravo ad adattarmi alle condizioni di gioco in fretta, perché quando l’organizzazione ha deciso di chiudere il tetto per la pioggia nessuno di noi aveva ancora potuto provare il campo”, ha commentato Matteo. “Nei giorni scorsi faceva molto caldo, stavolta abbiamo giocato in condizioni climatiche più fredde, ma il campo era meno veloce e questo un po’ mi ha aiutato. Van de Zandschulp è un giocatore che sa come metterti in difficoltà e l’ha dimostrato. Sono felice per la vittoria, ora vediamo di fare strada. Amo il Giappone, mi piacciono tanto i Manga e adoro giocare in questa cornice”.
Darderi in Asia non carbura: passa Navone
Si diceva di Darderi, che ancora una volta ha dimostrato che il cemento non è propriamente la superficie che predilige: anche Mariano Navone solitamente è più avvezzo alla terra, ma in Asia il buon Luciano sta faticando a trovare le giuste misure, tanto che dopo il ko. all’esordio ad Hangzhou ne è arrivato un altro con un 6-4 periodico.
Navone non ha dovuto forzare nemmeno troppo la mano: ha annullato le prime tre palle break che s’è procurato l’azzurro, poi ha sfruttato la prima avuta a disposizione nel nono gioco, riuscendo a resistere anche nel game successivo quando ha dovuto annullarne un altro paio mentre serviva per il set. Nel secondo parziale il copione è lo stesso: Darderi non sfrutta altre due palle break e si disunisce, comincia a cercare di accorciare gli scambi, ma sbaglia tanto e si concede una volta di più nel terzo e nel quinto gioco, dove cede la battuta. Un contro break nell’ottavo game non basta: col 46% di punti con la seconda (contro il 60% del rivale), Luciano non poteva andare molto lontano. E dopo aver sfiorato la top 30 mondiale, adesso il balzo oltre la top 40 è inevitabile.
Stanotte Bellucci e Arnaldi, ma che sfide…
A Tokyo l’Italia avrà altre due carte da giocare, entrambe nella notte: Mattia Bellucci, dopo aver vinto i propri match del tabellone cadetto, se la vedrà con Jack Draper, provando a completare la propria rincorsa alla top 100 mondiale (sarebbe un traguardo storico per l’Italia: con lui sarebbero 10 giocatori tra i primi 100 al mondo contemporaneamente). Matteo Arnaldi se la vedrà con Tommy Paul, testa di serie numero 5 del torneo.
Fonte: Imago